Lasciare andare, accettare… e vivere davvero

"Ciò che trattieni ti trattiene. Ciò che lasci andare ti libera."
— Proverbio Zen

Cresciamo con l’idea che per realizzare i nostri sogni dobbiamo combattere, stringere i denti, non mollare mai. E questo, in parte, è vero. La passione è un fuoco che muove le montagne, la disciplina è la strada che le attraversa.



Ma c’è un’altra parte della storia che nessuno ci racconta mai abbastanza: imparare a lasciare andare. Imparare ad accettare.
E non come sconfitta, ma come forma altissima di libertà interiore.

Lasciare andare non è rinunciare. È respirare.

Quando desideriamo qualcosa con tutte le nostre forze — una carriera, un amore, un progetto, un risultato — c'è il rischio di cadere in una trappola invisibile: l'attaccamento.
Vogliamo così tanto che quella cosa accada da iniziare a soffocarla. A soffocarci.
La mente si aggrappa, si chiude, si tende come un pugno e non vede nient'altro. Ogni giorno che non accade diventa un giorno mancato.
Ogni passo falso, una sconfitta. Ogni ostacolo, un segno che “non siamo abbastanza”.

In molte tradizioni orientali — come quella buddista, ma anche nel taoismo — si insegna che per ottenere veramente qualcosa, dobbiamo prima accettare la possibilità di perderla.
Solo così possiamo camminare leggeri. Solo così possiamo vivere nel presente, e non in una costante ansia da prestazione del futuro.

Accettare è accogliere, non arrendersi

Accettare non vuol dire diventare passivi o rassegnati.
Vuol dire smettere di combattere contro la realtà, per iniziare a danzare con essa.

Se piove, non possiamo impedire alla pioggia di cadere. Ma possiamo scegliere se bagnarci con rabbia… o ballare sotto l’acqua.

Accettare che un sogno possa non avverarsi non significa smettere di provarci.
Significa non legare il nostro valore, la nostra identità, la nostra serenità, solo a quell’esito.
Significa essere liberi di desiderare… senza essere schiavi del desiderio.

Paradossalmente: è proprio quando lasci andare… che le cose arrivano.

Chi crea lo sa bene.
Uno scrittore, un regista, un artista, un atleta, uno scienziato: il momento in cui arrivano le vere intuizioni, le vere svolte, non è mai quello della tensione assoluta.
È quello del rilascio.

  • Quando smetti di forzare una scena, e la lasci vivere… ecco che prende forma.

  • Quando non cerchi più di controllare tutto… succede la magia.

  • Quando accetti che forse non ce la farai… ti accorgi che ce la stai già facendo.

Conclusione: la forza gentile del lasciar andare

Siamo abituati a pensare che lasciare andare sia sinonimo di perdere.
Ma forse, più spesso di quanto pensiamo, lasciare andare è proprio ciò che ci permette di ottenere. E, soprattutto, di vivere altre strade... altre avventure che prima ci precludavamo.

Ci permette di camminare con fiducia, senza il peso dell’ansia.
Di costruire senza paura del fallimento.
Di amare senza bisogno di possedere.
Di vivere ogni giorno con intensità… ma anche con leggerezza.

E se ogni tanto non andrà come volevamo, va bene.
Non è un fallimento. E' la vita.

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